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Piante officinali
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Cymbalaria muralis

Scrophulariaceae

Cymbalaria muralis P. Gaertn. et al.
(=Linaria cymbalaria ((L.)Mill. = Antirrhinum cymbalaria L. )
Cimbalaria, Ederina dei muri, Ciombolino comune, Linaria dei muri, Erba tondella, Erba piattella.

Forma biologica:
Camefite reptanti (Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo con portamento strisciante )
Emicriptofite scapose (Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie.)

Descrizione:
Pianta erbacea perenne, dal fusto arrossato esile, legnoso alla base, strisciante o rampicanti o pendulo, ramificato e glabro, lungo 10-80 cm.
La maggior parte delle foglie sono alterne, lunghe circa 15 mm, portate da un picciolo più lungo del limbo (2-4 cm), sono di colore verde chiaro ma spesso rossastre nella pagina inferiore, lucide e glabre, carnose, cordate o reniformi, palmato-lobate ( 5-9 lobi triangolari-arrotondati e generalmente mucronati), leggermente concave. Possono essere munite di stoloni che permettono alla pianta di ancorarsi.
I fiori ermafroditi, zigomorfi, sono isolati all’ascella delle foglie, lunghi 1 cm compreso lo sperone un po’ ricurvo e due volte più corto della corolla, hanno il calice glabro o debolmente peloso diviso in 4 lobi lanceolati-lineari, corolla bilabiata, di colore viola, lilla, rosa o più raramente bianca, col labbro inferiore rigonfio a chiudere la fauce (personata) ed macchiato di giallo.
Il frutto è una capsula globosa che sporge un poco dal calice, deiscente con 3 aperture alla sommità, semi neri, ovoidi, rugosi e crestati.

Antesi: da Marzo a Ottobre.
Dopo la fioritura i peduncoli che portano i frutti crescono in lunghezza per agevolare la dispersione dei semi tra le fessure delle rocce

Tipo corologico: Pianta dell’Europa meridionale, originaria dell’Italia e della Dalmazia, è ora considerata subcosmopolita.

Distribuzione in Italia:
Comune in tutto il territorio nazionale.

Habitat: Rocce, muri umidi, di preferenza substrati calcarei e ombrosi da 0 a 700 m.

Note di sistematica:
Una specie somigliante con la quale può essere confusa è la Cymbalaria pubescens (Presl) Cufod.
Endemica della Sicilia Nord occidentale e del Siracusano, che si distingue per la pelosità delle foglie e del calice (che tuttavia può essere anche glabrescente) e per la capsula che non sporge dai lobi del calice.

Etimologia: Il nome del genere dal latino deriva dal latino cymbalum o dal greco kymbalon che era uno strumento musicale cavo simile ad un moderno tamburello, per la forma delle foglie concave.
Il nome specifico si riferisce al suo habitat.

Proprietà, utilizzi e curiosità:
Pare avere proprietà cicatrizzanti ed antinfiammatorie, diuretiche, antiscorbutiche e vulnerarie, astringenti e antiemorroidali.
I suoi fiori in infuso erano utilizzati contro la calcolosi renale, e le sue foglie fresche venivano poste sulle ferite come emostatico e cicatrizzante.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a mero scopo informativo e devono sempre essere prescritte e seguite dal medico